FIRENZE – Aiuti per i lavoratori, cancellazione delle tasse regionali e dei balzelli comunali, aiuti a fondo perduto per tutte le attivita’ colpite dal lockdown di questi mesi, misure per guide turistiche e tassisti, nonche’ una semplificazione dell’accesso al credito. Ristoratori Toscana lancia alla politica un pacchetto di proposte per salvare le categorie economiche falciate dal lockdown e dalla pandemia. Il manifesto programmatico viene ufficializzato in piazza del Duomo a Firenze durante una manifestazione, con piu’ di 100 persone, organizzata con altre associazioni per reclamare l’attenzione del governo e della Regione. Dalla politica, pero’, arriva una risposta asimmetrica: non mancano i consiglieri regionali e comunali del centrodestra, appare anche la candidata a governatrice della Toscana Susanna Ceccardi. Sparute, invece, le presenze del centrosinistra: a rappresentare l’amministrazione comunale provvede l’assessore al Commercio, Federico Gianassi.
Del resto l’approccio delle categorie in piazza e’ critico verso la gestione della fase successiva al lockdown. “Chiediamo- spiega il portavoce Pasquale Naccari– un intervento urgente di sostegno per i nostri dipendenti, che hanno ricevuto finora una cassa integrazione fra i 12 e i 15 euro al giorno. Come possono pensare di sopravvivere cosi’? Chi ha riaperto oggi lavora con un fatturato nelle citta’ d’arte dell’80% circa. I problemi- avverte- sono all’inizio”.
Per le partite Iva i problemi maggiori sono legati all’imposizione fiscale e agli affitti a fronte di fatturati che restano nettamente al di sotto del livello medio della stagione e di aiuti che tardano ad arrivare. A tal proposito, lamenta Naccari, “anche il presidente della Regione ha bacchettato il presidente dell’Inps Tridico. Tutti bacchettano tutti, ma nessuno prende delle decisioni risolutive ne’ per le imprese ne’ per i nostri dipendenti che sono abbandonati a se stessi”. A preoccupare il portavoce di Ristoratori Toscana e’ anche la distanza fra la realta’ toccata con mano, quotidianamente, dagli imprenditori e i progetti di Regione e governo: “La gente non puo’ pagare l’affitto- lamenta- e pensano di mettere 30 miliardi per la banda larga. Non capisco come mai non stiano coi piedi per terra.