MILANO – Dodici custodie cautelari in carcere e una persona ai domiciliari in un giro di appalti truccati ad Atm, la societa’ delle metropolitane milanesi, parte lesa nel procedimento. Le indagini della procura di Milano, condotte dal nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip Lorenza Pasquinelli.
Smantellata un’organizzazione capeggiata da un dipendente infedele di Atm, B.P., che dall’ottobre 2018 a luglio 2019 ha incassato promesse e dazioni in denaro di oltre 125.000 euro. “Le utilita’ piu’ significative, per il sodalizio criminale- spiega il procuratore capo meneghino, Francesco Greco- sono state rappresentante dall’acquisizione, alle imprese gestite dall’associazione, di rilevanti subappalti di lavori pubblici nella Metropolitana Milanese“.
I magistrati sono intervenuti complessivamente su trenta persone fisiche ed otto persone giuridiche. E hanno fermato un meccanismo corruttivo che finora ha riguardato otto gare d’appalto per un importo complessivo di oltre 150 milioni. Le contestazioni vanno dalla corruzione propria alla turbativa d’asta, dal peculato all’abuso d’ufficio e al falso in atti pubblici.
Coinvolte grandi aziende di tutta Italia: Siemens Mobility, Alstom ferroviaria, Engineering informatica, Ceit, Gilc Impianti Civili e Ctf Impianti. Le perquisizioni e i sequestri di documentazione amministrativo-contabile nonche’ di supporti informatici nelle abitazioni degli indagati e negli uffici di Atm si sono dunque estese alle province di Monza, Savona, Lodi, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Latina, Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Pescara e Chieti.
Tra i soggetti coinvolti nel sistema messo in piedi da B.P., che in sostanza guidava e istruiva le imprese interessate agli appalti con informazioni riservate che arrivavano fino al ribasso d’asta giusto per vincere, spiccano in particolare esponenti delle societa’ Siemens Mobility, Alstom ferroviaria, Engineering informatica, Ceit, Gilc Impianti Civili e Ctf Impianti, “tutte societa’ iscritte nel registro degli indagati”, insieme alle stesse societa’ Ivm e Mad System “create occultamente” da B.P. e per le quali poi il dipendente pubblico infedele si adoperava per fare loro ottenere i subappalti dalle societa’ vincitrici.
B.P. era responsabile dell’Unita’ Amministrativa Complessa sugli Impianti di segnalamento e automazione delle linee Metropolitane 1,