NAPOLI – Parlare di libri, provare a raccontarli, non é mai semplice. Ancor meno lo é “raccomandarli” per la lettura. I modi per farlo sono tanti: ci sono le parole, un classico, e ci sono le immagini. In questo caso le prime, le parole, servono a poco. Grazie alle immagini i libri prendono vita, si inseriscono nei momenti delle vita quotidiana e poco importa se questi appartengono a un “influencer” o a un anonimo “booklovers”. Chi sono questi? Sono gli “abitanti” di quel particolare mondo social che risponde al nome di Instagram dove, a differenza del più popoloso Facebook, a farla da padrone sono gli scatti fotografici. Istantanee di vita dove, per caso ma non troppo, compaiono libri. Seguendo l’hashtag “booklovers” é possibile contare oltre 3,3 milioni di post, ma le tracce da seguire sono tante: con “bookstagram” i post salgono fino a 44 milioni e poi ci sono i “bookaddicted”, i “bookaholic”, i “bookworm”, gli “instabook”, i “booknight” e, non potevano mancare i “bookporn”.
Una platea enorme di persone che legge, posta, consiglia, incuriosisce, pubblicizza e incide sul mercato delle vendite editoriali. In Italia gli amanti dei libri si celano dietro hashtag dai nomi meno esotici, da “leggerechepassione” a “libribelli” e ai più classici, solo per citarne un paio, “librodelgiorno” e “librimania”. Sfogliando le foto postate si scoprono novità editoriali e grandi classici, autori di nicchia e i grandi maestri della letteratura. Sono loro ad aver preso il posto dei vecchi librai di quartiere.
Il fenomeno non riguarda solo Instagram ma anche Facebook, Twitter e YouTube. Ovunque sulla Rete, chi ama leggere non perde occasione per dirlo e farlo sapere. Il loro successo, stando al numero di “follower” e di “mi piace” raccolti, lascia intravedere una speranza per il mondo dei libri che in molti vorrebbero già morto. A dispetto dei menagrami dell’editoria é nella tecnologia che la carta stampata trova, quindi, il suo più fedele alleato.
Uno stato di salute in gran spolvero dimostrato anche nella recente discussione, durante la fase del lockdown dovuta all’emergenza Covid-19,