ROMA – Adottare una prospettiva di genere nella risposta economica e sociale alla crisi generata dal Covid-19, che “ha gravato con molti effetti negativi sulle donne”, le più esposte “al rischio della disoccupazione di massa“. Per Alessia Centioni, cofondatrice e presidente di Ewa (European Women Alliance), è questo il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio europeo delle donne (Weuco), riunito oggi per la quarta volta dal 2018 con deputati, commissari e rappresentanti della presidenza del consiglio dell’Unione Europea e promosso da Ewa, vicepresidenti del Parlamento europeo e commissarie europee, in collaborazione con la presidenza croata, di turno al Consiglio Ue 2020. Al centro dell’incontro un documento di conclusioni che saranno sottoposte alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, al presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e al presidente di turno del Consiglio Ue, il croato Andrej Plenkovic, in vista del Consiglio europeo del prossimo 19 giugno.
“Le donne sono impiegate nei settori più colpiti dalla pandemia e molto spesso hanno condizioni di lavoro precario- sottolinea all’agenzia di stampa Dire Centioni- Ecco perché chiediamo di stabilire condizioni di lavoro durevoli e dignitose e una maggiore tutela a livello della previdenza sociale, perché in Italia, ad esempio, se sei una partita Iva la maternità te la devi pagare da sola. Sappiamo che le donne saranno maggiormente colpite- dice- da qui la richiesta di avere un approccio gender mainstreaming e più donne nei piani di ricostruzione nazionali di ogni Stato membro”. Si tratta, quindi, di integrare la dimensione di genere nella progettazione, attuazione e valutazione delle politiche e dei programmi Ue stabiliti nell’ambito di pacchetti quali il React Eu, il Recovery e Resilience Facility, il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e il Just Transition Fund, sostenuto da un’analisi ex ante e da monitoraggio e valutazione ex post delle politiche e della legislazione Ue, sulla base di dati disaggregati intersettoriali.
IL POTENZIAMENTO DELL’OCCUPAZIONE E ACCESSO AI FONDI
Prioritario, per l’empowerment femminile, è poi il potenziamento dell’occupazione delle donne,