ROMA – Roberta Lombardi non ha intenzione di candidarsi a sindaco di Roma tra un anno e lo ha spiegato nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire. “Ho letto di questa suggestione di una mia candidatura a sindaca- ha spiegato con ironia- Il mio primo obiettivo ora e’ arrivare all’8 giugno, data di chiusura delle scuole, perché sto facendo la maestra, la baby sitter, la didattica a distanza e quindi ho un obiettivo immediato di ‘sopravvivenza’. Quello successivo sarà arrivare al momento di una normalità nella gestione familiare. Non mi sono spinta con la fantasia verso queste suggestioni”. Più seriamente il capogruppo grillino alla Pisana, già deputato nella penultima legislatura, ha detto: “Per me il tema dei due mandati e’ dirimente. E’ impagabile la libertà che una persona accumula nella sua attività politica e ha come proprio patrimonio quando non è alla ricerca del consenso per farsi rieleggere. Ho letto di esponenti locali del Pd, che nemmeno conosco, che tiravano in ballo il mio nome, probabilmente nel rito di bruciarlo, e visti i miei trascorsi col Pd romano dubito ci sia la minima possibilità che questo partito faccia il mio nome. Ma in ogni caso torno al discorso sul fatto di liberare gli esponenti politici dalla ricerca del consenso”.
“QUATTRO ANNI DI RAGGI E SU ALCUNI TEMI RISULTATI POCO VISIBILI”
“Ci sono alcuni temi sui quali si vede di più l’azione nuova della Giunta Raggi e dell’amministrazione Cinque stelle piuttosto e altri dove ancora, dopo 4 anni, non sono evidenti risultati visibili“, ha commentato Lombardi.
“Sulla questione dell’edilizia residenziale pubblica e la vicenda dei piani di zona, che seguo di persona, ho visto che l’azione dell’amministrazione 5 Stelle ha portato a salvaguardare il diritto alla case delle persone coinvolte- ha spiegato- E anche sul rifacimento delle strade i risultati sono tangibili ma su altre questioni e’ stata iniziata un’azione amministrativa e i risultati non sono visibili. Penso ai rifiuti o alla cura del verde. Si è passati dal sistema Buzzi-Carminati a una gara europea molto importante e talmente grande che ci sono voluti anni per costruirla e altri per superare i ricorsi o i rilievi dell’Anac sulle ditte che si erano aggiudicate il bando.