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Sociale, Varoufakis: “Dopo il Covid ridare speranza con la lotta”

ROMA – Sbaglia chi crede che “uno spirito di solidarietà” emerso nei mesi del lockdown insieme con un nuovo ruolo attribuito allo Stato basti a dar forma a un sistema politico impegnato a ridurre le disuguaglianze e a rispettare l’ambiente: così oggi Yanis Varoufakis, deputato ed ex ministro delle Finanze greco oggi nel corso di un webinar dal titolo ‘Is poverty necessary in the world to mitigate climate change?‘. L’appuntamento è stato organizzato in occasione della Giornata dell’ambiente dalla Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (Unccd)..

“Come fare a ridare la speranza?” ha chiesto il dirigente, già protagonista dello scontro tra Atene e Bruxelles con l’allora governo di Alexis Tsipras e ora segretario del partito Fronte europeo per la disobbedienza realistica (Mera25). “Serve – questa la risposta – un movimento internazionale progressista che si batte per un Green New Deal“.

Varoufakis ha citato l’economista ottocentesco Thomas Malthus, sottolineando che “non è vero che la povertà salverà il pianeta” e che serve invece al “capitale oligopolistico multinazionale che realizza profitti sulla pelle dei lavoratori poveri sfruttando le risorse della Terra e causando un disastro ambientale”.

Rispetto alla pandemia di Covid-19, il deputato ha criticato gli “ottimisti”, che “speravano che lo spirito di solidarietà visto durante il lockdown insieme con un nuovo ruolo che si è riconosciuto allo Stato possa far nascere un sistema politico che aiuti i poveri e rispetti l’ambiente”. Un falso mito, dunque, quello dello Stato naturalmente pronto a prendersi cura dei più deboli e a impegnarsi per i beni pubblici e lavori verdi e di qualità.

“Se il Covid-19 spingerà i ricchi a guardare verso i poveri?” ha chiesto ancora Varoufakis: “Non accadrà, certo non autonomamente, senza un movimento globale che costringa il potere; e il potere farà di tutto per impedire che accada”. 

DE SCHUTTER (ONU): CON PANDEMIA PERSI 6 ANNI DI SVILUPPO

La pandemia di Covid-19 ha portato il mondo almeno sei anni indietro, considerando l’Indice dello sviluppo umano: lo ha sottolineato oggi Olivier De Schutter,

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