Da icona del cinema western a regista di successo, Clint Eastwood compie 90 anni

ROMA – Clint Eastwood, l’interprete dalle ‘due espressioni: con il cappello e senza cappello’, come amava definirlo Sergio Leone, compie 90 anni. Attore, produttore, regista ha catturato il pubblico grazie al suo sguardo di ghiaccio e all’espressione da duro, per poi conquistarlo definitivamente passando dietro la macchina da presa. Nato a San Francisco il 31 maggio del 1930, figlio di un operaio, da bambino segue il padre, costretto a spostarsi frequentemente per cercare lavoro, cambiando spesso scuola e sviluppando quel carattere schifo e ritroso che caratterizzera’ gran parte dei personaggi che andra’ a interpretare.

CLINT EASTWOOD E SERGIO LEONE

Anche sul set e’ di poche parole, raccontera’ colui che lo trasformera’ in un’icona degli spaghetti western, Sergio Leone. Quando i due si incontrano, a inizio anni ’60, Eastwood ha raggiunto una discreta notoriera’ grazie alla serie tv western ‘Gli uomini della prateria’. Leone ha bisogno di un volto, a basso budget, per il suo ‘Uomo senza nome’, cosi’ decide di scommettere sul giovane Eastwood, dopo un gioco al ribasso sul compenso. Un poncho, un cappello, un sigaro (odiato dall’attore californiano non fumatore) e i due sono pronti a scrivere una pagina di storia del cinema con ‘la trilogia del dollaro’ (‘Per un pugno di dollari’ (1964), ‘Per qualche dollaro in piu” (1965) e ‘Il buono, il brutto e il cattivo’ (1966)). Al sodalizio con Leone, segue quello con il regista Don Siegel, che fa di lui l’ispettore Callaghan, uno dei suoi personaggi di maggior successo.

CLINT EASTWOOD REGISTA

Un incontro che lo spinge a cimentarsi con la regia: nel 1971 dirige il suo primo film, ‘Brivido nella notte’, pellicola che racconta la storia di un uomo vittima di stalking, impersonato dallo stesso Eastwood, in cui compare anche Siegel nella parte di un barista. Inizia cosi’ un lungo percorso dietro e davanti la macchina da presa, fatto di sfide e soddisfazioni, che lo portera’ a vincere i suoi primi due Oscar, che arrivano, neanche a dirlo, grazie a un western: ‘Gli Spietati’, pellicola girata nel 1992 e dedicata a ‘Sergio (Leone) e Don (Siegel)’.

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