ROMA – “Abbiamo fatto una bella inchiesta, é importante sapere che si tratta di un servizio fatto per il bene dei cittadini lombardi, che ne hanno tratto giovamento”. Giulio Gambino, fondatore e direttore di The Post Internazionale, é soddisfatto per il Premio Ischia di giornalismo 2020 “sezione web” assegnato a Tpi per la copertura dell’emergenza Covid-19 e per le inchieste sulla gestione sanitaria in Lombardia. Intervistato dall’agenzia Dire, Gambino parla di “giusto riconoscimento per tutti i giornalisti che hanno scritto” di coronavirus e Lombardia.
“L’inchiesta aperta dalla procura di Bergamo che adesso indaga per epidemia colposa- osserva- é stata un importante punto di svolta nelle indagini sulla sanità lombarda, perché per anni si é parlato di modello lombardo, ma se mettiamo da parte le polemiche politiche é evidente che siamo di fronte ad alcune lacune, alcune cose che sono state gestite veramente male. Penso a quello che é accaduto nell’ospedale di Alzano Lombardo o per la zona rossa con lo scaricabarile tra la regione Lombardia e la presidenza del Consiglio. E poi ovviamente la questione delle Rsa: questo é un tema cruciale, importantissimo, che ovviamente abbiamo raccontato non solo in Lombardia, ma anche in Emilia e in Piemonte. I documenti tirati fuori sul covid in Lombardia hanno avuto un impatto considerevole vista la poca cautela nella gestione della cosa pubblica in quel campo”.
Tpi é sul campo da 10 anni, “e continuiamo a esserci con grande determinazione. Siamo tutti giovani, 11 articoli 1 con dei costi non indifferenti e tanti altri collaboratori. Cerchiamo sempre di portare avanti la nostra missione che é quella di raccontare i fatti e la verità. Sappiamo benissimo di essere un giornale on-line come altri, noi siamo un buon giornale con una forte vena politica e estera. Abbiamo fatto anche tante altre inchieste e servizi, cerchiamo di farli sempre al meglio. Ritengo che questo premio abbia dato il giusto peso a quello che abbiamo fatto”. Per stare on-line ed essere credibili, aggiunge Gambino, “é sempre più importante stare attenti a tutto l’ecosistema delle fake news.