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Prove d’estate nelle spiagge italiane

Prove d’estate sulle spiagge italiane. Nel primo week end di lidi aperti (ad eccezione della Puglia dove il ‘via libera’ scatterà lunedì) la gente ha cominciato ad affacciarsi sui litorali, molti ancora in fase di adeguamento alle nuove norme anti Covid, con curiosità ma anche con qualche timore. La mancata apertura tra le regioni ha pesato soprattutto nelle aree, come quelle romagnole, prese d’assalto per le ferie soprattutto da turisti del Nord Italia e dall’estero. Più affollate invece le spiagge delle maggiori città sul mare.

A ‘dare il via’ tra le prime Rimini, dove, complici il sole e il caldo, già dalla prima mattina c’era tanta gente. Ma nella stessa giornata in cui gli stabilimenti balneari hanno riaperto al pubblico, in realtà solo in pochissimi sono riusciti a farlo: i preparativi partiti in netto ritardo e i protocolli ancora non del tutto chiari a molti, hanno portato tanti operatori a tenere chiuso ancora per qualche giorno.

A Marina Centro, zona clou della Rimini marina, solo un bagno è riuscito a piantare qualche ombrellone nella previsione di averne almeno 30 in meno rispetto all’anno scorso. Per ora, chi affolla spiagge e bar romagnoli sono prettamente persone del posto. Da Riccione arriva però un appello affinché il Governo si adoperi per permettere l’arrivo degli stranieri e a dimostrazione dell’affetto straniero, in particolare del popolo tedesco, in Germania è nato su Facebook un gruppo di fan della città di Riccione.

Sotto controllo, traffico sostenuto ma regolare intorno a Ostia, la spiaggia dei romani. “Per ora non ci sono stati particolari problemi” spiegano dal Comando generale del X gruppo Mare di Roma Capitale. Sulle spiagge “cerchiamo di prevenire ogni assembramento tanto che stamattina abbiamo fermato delle persone con paletta e secchiello. Sulle spiagge si puo’ solo transitare, è bene ricordarlo”, viene ancora sottolineato.

spiagge italiane coronavirus primo bagno

In versilia intanto non è ancora un ritorno alla normalità, ma ci sono segnali di rinascita. Degli oltre quattrocento stabilimenti balneari che punteggiano i trenta chilometri di spiagge oggi ne sono aperti e operativi almeno un centinaio. Così tanti turisti si sono riversati sulle spiagge per prendere la prima tintarella e il primo bagno. Non ci sono state scene di assalti o sovraffollamenti: i gestori dei bagni hanno applicato alla lettera le disposizioni previste per il distanziamento sociale.

Ci sono poi molti stabilimenti balneari che hanno studiato accorgimenti particolari non imposti dalle normative come hostess e steward per evitare assembramenti e accompagnare i clienti agli ombrelloni oppure di personale addetto al servizio di ristorazione fin sotto le tende. Riapertura anche in Campania. L’accesso alle spiagge avviene con prenotazione,

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