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Sardegna, il movimento ‘Liberu’: “Tenere chiusi aeroporti, puntare su vacanzieri interni”

CAGLIARI – “Pensiamo che sia necessario tenere la Sardegna chiusa agli ingressi, supportare attraverso aiuti pubblici una stagione limitata al solo turismo interno ed in questo modo evitare il concreto rischio di una ripresa devastante della pandemia”. Questa la posizione di Liberu, movimento indipendentista sardo sulla stagione turistica dell’isola ormai alle porte.

“Per attuare questo tipo di procedura la Regione, con al suo fianco tutto il settore economico e i cittadini, dovrebbe imporsi e ottenere la proroga fino all’autunno per la chiusura di porti e aeroporti, stabilendo un numero chiuso di entrate e sotto rigorosissimi controlli, sia in partenza da fuori che all’arrivo in Sardegna- si legge in un comunicato-. La situazione attuale, infatti, è di assoluta incertezza, col rincorrersi contrastante di voci allarmistiche e tranquillizzanti, pareri opposti di esperti e talvolta di presunti esperti, con una classe politica in preda all’improvvisazione e allo smarrimento. Tutto ciò non può che creare enorme sconforto nelle classi lavoratrici, stremate da due mesi di serrata, di mancati introiti, di promesse di sostegno e di contributi miseri. A questo si aggiunge l’enorme confusione per l’attuazione della fase 2 e per i passaggi successivi. La Sardegna, la cui crisi economica si chiama ‘Italia’ e dura da ben più che dall’arrivo del coronavirus, si trova oggi alle porte della stagione turistica senza un piano ben preciso e senza delle linee guida univoche”.

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È vero, sottolineano gli indipendentisti, che in Sardegna il virus è circolato poco, “grazie prima di tutto alla distribuzione della popolazione in piccoli paesi e al grande senso di responsabilità, ma in parte anche a misure di chiusura all’esterno, opportune seppur tardive. È anche vero però che una fetta importante della nostra economia ruota intorno al turismo, industria naturalmente legata allo spostamento delle persone. Su queste tematiche alcuni minimizzano il problema, dicendo che si deve aprire tutto al più presto, perché la gente è esasperata e ha bisogno di lavorare. Altri invece dicono che si deve aprire per gradi,

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